06 novembre, 2009
27 giugno, 2009
Michael Jackson (29/8/1958 – 25/6/2009)




Riposa in pace, Michael Jackson. Sei stato forse il più grande. Ma macchiato probabilmente dall’onta più grande.
20 aprile, 2009
Grandi nomi, molte delusioni.




(cliccando sui nomi degli artisti si accede direttamente ai loro siti ufficiali)
12 aprile, 2009
Entusiasta


08 aprile, 2009
Fuori dal coro

Ormai sono trascorsi più di due giorni. E adesso scrivo. Il bilancio attuale parla di 272 morti, una trentina di dispersi, quasi un centinaio di feriti gravi, decine di migliaia di sfollati. Gente senza casa. Gente che non ha più una casa. Una tragedia. Indiscutibile. Immane. Catastrofica. Commovente.

Innanzi tutto sono incazzato coi giornalisti. Coi giornalisti stupidi, che col loro pietismo spudoratamente falso, dietro a compensi che riceveranno per le trasferte e le interviste e ancor più dietro la ricerca di situazioni e interviste che possano loro dare una certa esposizione mediatica, porgono alle vittime del terremoto domande del tipo: Cosa ha provato? Come




Sono incazzato con chi si preoccupa, in questo momento, del patrimonio culturale. Senza offesa per nessuno, ma che cascassero giù tutte le chiese e tutto il patrimonio artistico de L’Aquila, purchè rimanga in piedi qualche casa. Ci sono bambini che non possono andare a scuola, che non possono farsi una doccia e che non hanno niente con cui giocare. Questo è il problema. I bambini (innanzi tutto, i bambini, ma anche i grandi) hanno bisogno di una casa FISICA. La casa del Signore invece può essere ovunque ci sia ed ovunque c’è qualcuno che invoca il suo nome. Anche all’aria aperta. Non occorre essere circondati da pregiati ornamenti o cupole o crocifissi d’oro.


30 marzo, 2009
War Child presents: Heroes


Paul McCartney ha detto: "Ho sostenuto War Child fin dal 1995. Il loro lavoro con i bambini nelle zone di guerra ha permesso di salvare delle vite e di far avere dei viveri. Il loro lavoro è di aiuto per chi deve prendere delle decisioni e dare degli aiuti concreti. La grandezza di questo progetto e le capacità di chi vi lavora, stupiscono; è bello vedere che così tante persone destinano il loro tempo, la loro energia ed il loro sostegno a quest'iniziativa. Esorto tutti a sostenere War Child. L'etichetta discografica per la quale il disco esce, la Parlophone/Emi, ha fatto una donazione sostanziosa a War Child e donerà tutti i profitti del disco per proteggere i bambini più emarginati che vivono nelle zone di guerra, bimbi che altrimenti sarebbero trascurati: bambini di strada, bambini soldati e bambini prigionieri.
E detto questo, posso solo aggiungere che qualitativamente il disco è parecchio interessante. Piacevole da ascoltare e molto divertente è anche consultare il sito ufficiale, in cui è possibile ascoltare le versioni originali dei brani. E se beneficenza, musica e divertimento riescono a trovare il giusto connubio, niente è più da aggiungere o scrivere.

29 marzo, 2009
The Black Box REVELATION



25 marzo, 2009
Amici di Maria De Filippi
Prima parlavo per preconcetti. Senza cognizione di causa. Ero prevenuto. Fortemente. Adesso invece posso affermare, asserire e magari per qualcuno semplicemente insinuare, che Amici di Maria De Filippi è una cagata pazzesca. Mi rifaccio alla celebre espressione fantozziana per definire quello che è un programma… orrendo!!! Scrivo e parlo con cognizione di causa, dicevo. Perché per i figli si fa questo e altro. E così ecco che mi sono ritrovato a vedere con Millefate le puntate del programma di Canale 5 che tanto piace ai giovanissimi. E anche qualche highlight settimanale. Una porcheria. Ragazzini che si sentono divi. “Professori” che si sentono ancora più divi (ma chi cazzo è Luca Jurman???) e litigano fra di loro e accusano e si fanno accusare dai ragazzi che a loro volta si rivelano nella loro natura di gran maleducati, rispondendo a tono e deridendo gente come Grazia Di Michele. E così via. La stupidità che ho potuto rilevare in queste settimane è stata notevole e imbarazzante. Ma mi è servita per poter giudicare un programma non
più perché “prevenuto”, ma perché adesso perfettamente consapevole. Ha vinto una tale Alessandra. Che potenzialmente ha buone capacità. Ma che canta stile Aretha Franklin, rendendosi ridicola assumendo un tono di voce che o ce l’hai grazie al dono di madre natura o è inutile che ti sforzi per avercelo, tanto è inutile. E ridicolo. Come Alessandra. E come la trasmissione. E come Valerio, battuto nella finalissima. Valerio, ragazzotto 18enne assolutamente stupido, molto maleducato e troppo presuntuoso. Voce potente, ogni tanto intonato e spesso stonato, sorretto dal famosissimo Jurman. Che si vanta, come tutti quelli del cast di Amici (ovviamente) di aver sostenuto e lanciato un grande talento che porta il nome di Marco Carta, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo. Uaoh! Marco Carta!! Un enoooooorme talento!!!! Come se, anche quando, vincere il Festival fosse motivo di orgoglio, soprattutto da vent’anni a questa parte. Ma dai!! Ma finiamola! Grande canzone, La Forza Mia, vero??? Una blanda e papale scopiazzatura di Più Bella Cosa di Ramazzotti. Ed è quanto dire. Bah. E ancora bah. Meno male che è finita. È finita (solo per quanto riguarda quest’anno, ahimè) uno dei tanti reality-talent-show che impazzano e invadono la nostra tv. Spazzatura. E poi hanno il coraggio di censurare le “scene gay” del film Brokeback Mountain. Come se queste fossero le cose “offensive” per noi e per i nostri figli. Ahiahiahi. “Povera Italia”, disse qualcuno……..

22 marzo, 2009
Confessioni; musica; ricominciamo.
L’impegno era quello di tornare a scrivere di musica. Ma altri impegni che impegnano le giornate… hanno rimandato e rimandano l’impegno preso. Non parlo solo di impegni lavorativi o caserecci. Non parlo solo di impegni che impegnano il fisico, ma parlo anche di impegni che impegnano la mente. E provocano stanchezza. Stress.
Ecco. Queste parole giacciono nei meandri di una cartella dentro un’altra cartella del pc di Millefate. Giacciono da non so più quanto tempo. Perché l’impegno rimane il medesimo. Ma le cause che hanno rimandato e rimandano l’impegno sono non più le medesime, ma magari le medesime più altre cause.
Gli impegni che impegnano il fisico sono aumentati, perché a quelli lavorativi si sono aggiunti quelli di malesseri e malanni fisici. Non sto a parlarne né a scriverne, perché chi mi conosce ne è comunque al corrente. Corrente che non è né marina né elettrica, ma semplicemente corrente agitata.
Il lavoro, coi suoi orari astrusi e strampalati. E i “capi” con cui ho a che fare che non sono persone ma bensì pezzi di merda. Ma non ne scriverò più in questo blog. Per ovvi motivi. Ovvi per me.
La salute, con le sue bizze e pochi capricci ma molte assenze. Tutto curabile. Ma non senza attese e speranze e sofferenze.
Il tempo, utilizzato e impegnato tra lavoro, dottori, cure, stare disteso a letto per via del dolore, cucinare, lavare, portare avanti una casa, una Figlia da crescere… Il tempo che sembra sfuggire e fuggire via, giorno dopo giorno, senza mai riuscire a ultimare, completare o disfare tutto quello che ci sarebbe da creare o curare o carezzare.
L’impegno, che rimane sempre quello di tornare a scrivere di musica. Ok. Molta, troppa musica, è andata senza che ne abbia discusso o scritto o addirittura senza che l’abbia nemmeno ascoltata. Ciò che andato è perso? No, magari è solo rimandato. Ma se i rimanda menti aumentano sempre più, inevitabilmente e per forza di cose qualcosa si dovrà abbandonare. E quindi perdere. E siccome è altamente veritiero quel detto che dice che il tempo perduto non si recupera più… di tempo ne ho perso già abbastanza. Anche di musica. E anche di impegni. È dunque ora non di recuperare, ma di ricominciare. Non da dove avevo lasciato, ma qualche passo più avanti. Per forza.
E, ricominciando, cercherò di apportare modifiche e migliorie. E buoni propositi. E poche assenze. E devo farmi una bella doccia. E quindi questo post si chiude qui. Ma non può chiudersi proprio qui. Perché se è vero che di tempo ne è passato e di musica pure… questo blog rimane pur
sempre un blog essenzialmente musicale. Per cui prima di andare sotto la doccia finisco la sigaretta che sto fumando scrivendo di un solo disco. Uno solo, che è quello che più ha lasciato il segno nella mia discografia mentale. Scriverò due o forse tre righe riguardo la colonna sonora del film “Palermo Shooting”. Non ho ancora visto il “road film” di Wim Wenders, ma mi sono fortemente innamorato delle musiche della “soundtrack”. 21 tracce, tra cui figurano nomi quali Grinderman, Portishead, Bonnie Prince Billy, Velvet Underground, Calexico e, udite udite, Fabrizio De Andrè e, udite udite udite, Rosa Balistreri. Non tutte le canzoni sono già “datate”, bensì sono inedite. Come nel caso dei Grinderman (gruppo cui fa capo Nick Cave, ndr), di Irmin Schmidt o di Sibylle Baier. Ma le emozioni più emozionanti me le hanno procurate le canzoni The Rip, dei Portishead (cliccate sul lettore in alto a destra per ascoltarla) e Quannu Moru di Rosa Balistreri. Due perle in un’accozzaglia di canzoni che risulta semplicemente splendida.
Palermo Shooting (OST). Artisti vari. Eccezionale.
L’impegno. Sarò presente come non mai.
La sigaretta è già finita da un paio di minuti. Vado a fare la doccia. Buona domenica.
Ecco. Queste parole giacciono nei meandri di una cartella dentro un’altra cartella del pc di Millefate. Giacciono da non so più quanto tempo. Perché l’impegno rimane il medesimo. Ma le cause che hanno rimandato e rimandano l’impegno sono non più le medesime, ma magari le medesime più altre cause.
Gli impegni che impegnano il fisico sono aumentati, perché a quelli lavorativi si sono aggiunti quelli di malesseri e malanni fisici. Non sto a parlarne né a scriverne, perché chi mi conosce ne è comunque al corrente. Corrente che non è né marina né elettrica, ma semplicemente corrente agitata.
Il lavoro, coi suoi orari astrusi e strampalati. E i “capi” con cui ho a che fare che non sono persone ma bensì pezzi di merda. Ma non ne scriverò più in questo blog. Per ovvi motivi. Ovvi per me.
La salute, con le sue bizze e pochi capricci ma molte assenze. Tutto curabile. Ma non senza attese e speranze e sofferenze.
Il tempo, utilizzato e impegnato tra lavoro, dottori, cure, stare disteso a letto per via del dolore, cucinare, lavare, portare avanti una casa, una Figlia da crescere… Il tempo che sembra sfuggire e fuggire via, giorno dopo giorno, senza mai riuscire a ultimare, completare o disfare tutto quello che ci sarebbe da creare o curare o carezzare.
L’impegno, che rimane sempre quello di tornare a scrivere di musica. Ok. Molta, troppa musica, è andata senza che ne abbia discusso o scritto o addirittura senza che l’abbia nemmeno ascoltata. Ciò che andato è perso? No, magari è solo rimandato. Ma se i rimanda menti aumentano sempre più, inevitabilmente e per forza di cose qualcosa si dovrà abbandonare. E quindi perdere. E siccome è altamente veritiero quel detto che dice che il tempo perduto non si recupera più… di tempo ne ho perso già abbastanza. Anche di musica. E anche di impegni. È dunque ora non di recuperare, ma di ricominciare. Non da dove avevo lasciato, ma qualche passo più avanti. Per forza.
E, ricominciando, cercherò di apportare modifiche e migliorie. E buoni propositi. E poche assenze. E devo farmi una bella doccia. E quindi questo post si chiude qui. Ma non può chiudersi proprio qui. Perché se è vero che di tempo ne è passato e di musica pure… questo blog rimane pur
Palermo Shooting (OST). Artisti vari. Eccezionale.
L’impegno. Sarò presente come non mai.
La sigaretta è già finita da un paio di minuti. Vado a fare la doccia. Buona domenica.
09 febbraio, 2009
FINALMENTE

Finalmente. E adesso: che il nano e i suoi complici se ne vadano tutti a fanculo. Scrivo senza mezzi termini. Senza retorica. E senza falsità. Come quei pezzi di mer** hanno fatto a sproposito in questi giorni.
Finalmente una ragazza (donna all'anagrafe) ha trovato pace e riposo. I tg ne parlano come di una notizia drammatica. Con toni drammatici. Io invece ho gioito. Esultato. Sospirato. Finalmente.
Finalmente dico la mia. Specie in merito al pensiero della Chiesa (che parla di O-MI-CI-D-I-O!!!). Un essere umano deve respirare coi propri polmoni. Un essere umano deve nutrirsi autonomamente. Un essere umano deve vivere come un essere umano. Stare intubati, sdraiati in un letto, per poter respirare o nutrirsi, non è vita. Non è la vita che Dio ha inventato, cari nani e cari signori della Chiesa. E cari stronzi. Quello che voi cercate di spacciare come "diritto alla vita", altro non è che TORTURA. Caz**!
Finalmente Eluana Englaro è morta. E adesso non voglio commentare i tentativi di cambiare la costituzione. Finalmente dico solo: finalmente.
Riposa in pace, Eluana. E adesso corri. Corri, corri, corri...............
Finalmente una ragazza (donna all'anagrafe) ha trovato pace e riposo. I tg ne parlano come di una notizia drammatica. Con toni drammatici. Io invece ho gioito. Esultato. Sospirato. Finalmente.
Finalmente dico la mia. Specie in merito al pensiero della Chiesa (che parla di O-MI-CI-D-I-O!!!). Un essere umano deve respirare coi propri polmoni. Un essere umano deve nutrirsi autonomamente. Un essere umano deve vivere come un essere umano. Stare intubati, sdraiati in un letto, per poter respirare o nutrirsi, non è vita. Non è la vita che Dio ha inventato, cari nani e cari signori della Chiesa. E cari stronzi. Quello che voi cercate di spacciare come "diritto alla vita", altro non è che TORTURA. Caz**!
Finalmente Eluana Englaro è morta. E adesso non voglio commentare i tentativi di cambiare la costituzione. Finalmente dico solo: finalmente.
Riposa in pace, Eluana. E adesso corri. Corri, corri, corri...............