02 marzo, 2006

Fivelandia...?

Mia figlia ha 9 anni. E 3 mesi. Si chiama Federica. Qual è la musica che dovrebbe ascoltare? Non ricordo di preciso quando io passai dall’ascolto delle compilation di Fivelandia, alla musica “seria”. Ricordo una canzone su tutte: The Power Of Love dei Frankie Goes To Hollywood. Quanti anni avevo? Non ricordo. Ricordo invece di preciso un pomeriggio del mese di luglio del 1986. Rai Stereo 2. Light My Fire. Avevo 13 anni. E 2 mesi. Passava questa canzone alla radio. Prima della fine dell’assolo, ero già vestito e pronto per scendere. Andai a comprare il doppio Lp The Best of The Doors. Che segnò notevolmente e indelebilmente la mia vita. Ne parlerò. Ne scriverò. Ampiamente. Devo solo formattare, prima. Qualche caspita di virus o chissacchè, sta cominciando a… rompere le scatole. Ricordo dunque quando comprai il primo disco dei Doors. Che ancora stasera, fino a prima di cenare, ascoltavo con lo stesso entusiasmo, euforia e volume alto (anche se non più in Lp, ma in Cd). Ma non riesco proprio a ricordare quando “abbandonai” le Fivelandia. Avevo anch’io 9 anni? Non ricordo. Mia figlia non le ascolta. Anche perché… esistono ancora? Boh. Federica ascolta NEK, HILARY DUFF e JESSE MCCARTNEY. Il primo è un bel po’ più vecchiotto, rispetto agli altri due. Filippo Neviani “la ispira”. Le sue canzoni sono piene di grinta e sentimento. Infatti ho notato che quando per esempio in una canzone dice “mi piacerebbe”, si sente proprio la passione, e cioè che lui desidera ardentemente quella cosa. L’ultimo disco si intitola Una Parte Di Me. Le preferite: Contromano, Lascia Che Io Sia, L’Inquietudine. Hilary Duff è probabilmente il prototipo di ragazza che tutte le bambine sperano di diventare. Carina, decisa, sorridente. Come il suo disco, Most Wanted, di cui Wake Up è il pezzo trainante. A mio avviso molto più scadente di altre baby esordienti prodigio, tipo Britney Spears o Cristina Aguilera. Invece il maschietto, il signorino McCartney, devo ammettere che ha delle capacità incredibili. È uno solo, ma sembra di sentire cantare un’intera “boyband”. Ha solo 18 anni. Beautiful Soul sa a volte di Take That, altre addirittura di Michael Jackson. Parla di Amore, sei la più bella, grazie di esistere e come mai farei senza di te. E tra brani allegri, inserisce anche delle ballate lente tipo Why Don’t You Kiss Her?, Because You Live e The Stupid Things. Da ascoltare guardando un suo poster. Con occhi languidi… Questo ascolta mia figlia. Invece di Fivelandia. Per fortuna, Gigi D’Alessio lo ha messo da parte. Abbandonato. Per fortuna. Ma niente Fivelandia. O forse io a quell’età spasimavo già per Madonna?...

Due, sono i dischi che ho ascoltato spesso, ultimamente. Piece By Piece di KATIE MELUA. Una sorta di versione femminile di Michael Bublè. Ma molto meno pallosa. Nel senso di molto meno monotona. Usa strumenti più raffinati, e tende molto più verso il blues. Nine Million Bicycles è splendida. Ma anche canzoni come I Cried For You e Spider’s Web… 12 belle belle belle canzoni. E poi ho ascoltato e riascoltato Poeticherie dei CAPPELLO A CILINDRO. Il disco non è recentissimo, è uscito da quasi un paio d’anni. Ma lo adoro. In questo momento. Camera Con Vista Sul Ritorno, Sedie Di Paglia, Ultimo Valzer… è un disco ASSOLUTAMENTE da ascoltare. Impossibile non apprezzare. Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalle musiche “contadine”. Impossibile non emozionarsi. Con tutt’e due questi dischi. Non ricordo quando ho smesso di ascoltare Fivelandia, ma ricordo che fino a stamattina mi sono emozionato.
E sono 5. come al solito. Ma… ma. Punto. Ma devo “scrivere” di un altro album. Il disco più assurdo, schifoso e che due palle e ma come cazzo si fa a incidere roba del genere. Solo Un Uomo dei MONDO MARCIO. Inascoltabile. Si parla solo di fumo, canne e “marci”. Che a volte sono le persone da evitare, altre invece le persone discriminate dalla società. Di problemi dovuti all’abbandono del padre, sacrifici fatti dalla madre e presunte scorribande per strada e giorni trascorsi in celle buie. Ma soprattutto di canne, fumo e “marci”. Nulla da dire. Nulla da obiettare. Né sulle situazioni né sulle scelte né sugli argomenti. Ma un’ora e 6 minuti di canne canne canne canne canne e marci marci marci marci… (sempre in puro stile hip-hop) alla fine ti producono un effetto di gonfiore e prurito alle palle che nemmeno un contatto diretto con l’ortica potrebbe provocare in maniera superiore!! Assurdo. Se qualcuno mi sta leggendo… spassionatamente… evita, ma proprio evita!, di ascoltare questa schifezza di disco. E sono 6. E punto.


5 canzoni straniere tristi:

1. Frankie Goes To Hollywood – The Power Of Love
2. Radiohead – Exit Music (From A Film)
3. Muse – Unintended
4. Leonard Cohen – Famous Blue Raincoat
5. Bobby Vinton - Mr. Lonely

1 Comments:

Blogger Unknown said...

Sono andato a vedere i "Cappello a Cilindro" una decina di giorni fa! Dal vivo sanno senz'altro fare un grande spettacolo, ma la magnificenze di testi e armonie si apprezza molto di più nel disco, che ha un'impronta autoriale fortissima!

07 marzo, 2006 10:56  

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