Estate, mode e... 11 settembre.
L’estate sta finendo. E quest’estate è andata in scena, è scesa in pista o come caspita si dice non-lo-so!, una moda estiva che ho trovato davvero orripilante. E assurda. L’estate è temperature calde e quindi ricerca di abbigliamenti e vestiti freschi, giusto? Giusto. Sbagliato, quest’estate. Perché quest’estate ho visto e visto e visto decine anzi centinaia di ragazze (anzi anche migliaia di migliaia, direi, visto il lavoro che faccio), ragazze, dicevo, che… portavano gli stivali! Stivali, esatto. Mi riferisco a Torino e provincia, ovvio, perché è qui che vivo. Stivali!! Stivali scamosciati e stivali alti e di pelle!!!! Ma dico. E dove sono finiti quei meravigliosi sandali o infradito? E le dita dei piedi scoperte e vedibili? Dita magari smaltate e ben curate. Ma dico! Solo a guardarle, mi sudavano i piedi anche se ero a piedi nudi! E parlo io che non appena è la stagione adatta, metto gli stivali e a momenti non li tolgo neanche per dormire. Ma in estate! Ma insomma… Ok, le mode fanno tendenza e le mode vanno seguite. Ma mi auguro che l’estate prossima venga proposta e introdotta una moda un po’ più… intelligente. E meno male che quest’estate sta finendo.
Gabriella Cilmi – Lessons To Be Learned. Idolatrata, elogiata alla nausea, ennesimo personaggio femminile della scena musicale mondiale ad essere paragonata ad Amy Winehouse… questa graziosa fanciulla australiana di appena 17 anni è effettivamente una baby-fenomeno. Ma andiamoci cauti coi paragoni. Perché ho letto recensioni che la paragonavano ( e la paragonano) a Janis Joplin. Beh… andiamoci cauti. E tranquilli. Sweet about Me è senz’altro uno dei singoli estivi più piacevoli trasmessi dalle radio quest’estate. E altri singoli verranno fuori da quest’album piacevole e gradevole. E ben fatto. 12 canzoni (più immancabile bonus track) di ottima fattura. Ma non paragonatela a Janis Joplin. Per favore. (Cliccando sulla foto si accede al suo official site).
11 settembre. Chi era già in età cosciente, 6 anni fa, non dimenticherà mai ciò che accadde. E ciò che le tv di tutto il mondo trasmisero tra lo stupore, l’incredulità e il silenzio di noi attoniti spettatori. Perché noi possiamo ricordare. Gli aerei. Il fumo. Le urla. Le Twin Towers. Il terrore. Le circa 3000 persone vittime di quello spettacolo indegno.
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