11 settembre, 2008

Estate, mode e... 11 settembre.

L’estate sta finendo. E quest’estate è andata in scena, è scesa in pista o come caspita si dice non-lo-so!, una moda estiva che ho trovato davvero orripilante. E assurda. L’estate è temperature calde e quindi ricerca di abbigliamenti e vestiti freschi, giusto? Giusto. Sbagliato, quest’estate. Perché quest’estate ho visto e visto e visto decine anzi centinaia di ragazze (anzi anche migliaia di migliaia, direi, visto il lavoro che faccio), ragazze, dicevo, che… portavano gli stivali! Stivali, esatto. Mi riferisco a Torino e provincia, ovvio, perché è qui che vivo. Stivali!! Stivali scamosciati e stivali alti e di pelle!!!! Ma dico. E dove sono finiti quei meravigliosi sandali o infradito? E le dita dei piedi scoperte e vedibili? Dita magari smaltate e ben curate. Ma dico! Solo a guardarle, mi sudavano i piedi anche se ero a piedi nudi! E parlo io che non appena è la stagione adatta, metto gli stivali e a momenti non li tolgo neanche per dormire. Ma in estate! Ma insomma… Ok, le mode fanno tendenza e le mode vanno seguite. Ma mi auguro che l’estate prossima venga proposta e introdotta una moda un po’ più… intelligente. E meno male che quest’estate sta finendo.

Gabriella Cilmi Lessons To Be Learned. Idolatrata, elogiata alla nausea, ennesimo personaggio femminile della scena musicale mondiale ad essere paragonata ad Amy Winehouse… questa graziosa fanciulla australiana di appena 17 anni è effettivamente una baby-fenomeno. Ma andiamoci cauti coi paragoni. Perché ho letto recensioni che la paragonavano ( e la paragonano) a Janis Joplin. Beh… andiamoci cauti. E tranquilli. Sweet about Me è senz’altro uno dei singoli estivi più piacevoli trasmessi dalle radio quest’estate. E altri singoli verranno fuori da quest’album piacevole e gradevole. E ben fatto. 12 canzoni (più immancabile bonus track) di ottima fattura. Ma non paragonatela a Janis Joplin. Per favore. (Cliccando sulla foto si accede al suo official site).

















11 settembre. Chi era già in età cosciente, 6 anni fa, non dimenticherà mai ciò che accadde. E ciò che le tv di tutto il mondo trasmisero tra lo stupore, l’incredulità e il silenzio di noi attoniti spettatori. Perché noi possiamo ricordare. Gli aerei. Il fumo. Le urla. Le Twin Towers. Il terrore. Le circa 3000 persone vittime di quello spettacolo indegno.