22 marzo, 2009

Confessioni; musica; ricominciamo.

L’impegno era quello di tornare a scrivere di musica. Ma altri impegni che impegnano le giornate… hanno rimandato e rimandano l’impegno preso. Non parlo solo di impegni lavorativi o caserecci. Non parlo solo di impegni che impegnano il fisico, ma parlo anche di impegni che impegnano la mente. E provocano stanchezza. Stress.
Ecco. Queste parole giacciono nei meandri di una cartella dentro un’altra cartella del pc di Millefate. Giacciono da non so più quanto tempo. Perché l’impegno rimane il medesimo. Ma le cause che hanno rimandato e rimandano l’impegno sono non più le medesime, ma magari le medesime più altre cau
se.
Gli impegni che impegnano il fisico sono aumentati, perché a quelli lavorativi si sono aggiunti quelli di malesseri e malanni fisici.
Non sto a parlarne né a scriverne, perché chi mi conosce ne è comunque al corrente. Corrente che non è né marina né elettrica, ma semplicemente corrente agitata.
Il lavoro, coi suoi orari astrusi e strampalati. E i “capi” con cui ho a che fare che non sono persone ma bensì pezzi di merda. Ma non ne scriverò più in questo blog. Per ovvi motivi. Ovvi per me.
La salute, con le sue bizze e pochi capricci ma molte assenze. Tutto curabile. Ma non senza attese e speranze e sofferenze.
Il tempo, utilizzato e impegnato tra lavoro, dottori, cure, stare disteso a letto per via del dolore, cucinare, lavare, portare avanti una casa, una Figlia da crescere… Il tempo che sembra sfuggire e fuggire via, giorno dopo giorno, senza mai riuscire a ultimare, completare o disfare tutto quello che ci sarebbe da creare o curare o carezzare.
L’impegno, che rimane sempre quello di tornare a scrivere di musica. Ok. Molta, troppa musica, è andata senza che ne abbia discusso o scritto o addirittura senza che l’abbia nemmeno ascoltata. Ciò che andato è perso? No, magari è solo rimandato. Ma se i rimanda menti aumentano sempre più, inevitabilmente e per forza di cose qualcosa si dovrà abbandonare. E quindi perdere. E siccome è altamente veritiero quel detto che dice che il tempo perduto non si recupera più… di tempo ne ho perso già abbastanza. Anche di musica. E anche di impegni. È dunque ora non di recuperare, ma di ricominciare. Non da dove avevo lasciato, ma qualche passo più avanti. Per forza.

E, ricominciando, cercherò di apportare modifiche e migliorie. E buoni propositi. E poche assenze. E devo farmi una bella doccia. E quindi questo post si chiude qui. Ma non può chiudersi proprio qui. Perché se è vero che di tempo ne è passato e di musica pure… questo blog rimane pur sempre un blog essenzialmente musicale. Per cui prima di andare sotto la doccia finisco la sigaretta che sto fumando scrivendo di un solo disco. Uno solo, che è quello che più ha lasciato il segno nella mia discografia mentale. Scriverò due o forse tre righe riguardo la colonna sonora del film “Palermo Shooting”. Non ho ancora visto il “road film” di Wim Wenders, ma mi sono fortemente innamorato delle musiche della “soundtrack”. 21 tracce, tra cui figurano nomi quali Grinderman, Portishead, Bonnie Prince Billy, Velvet Underground, Calexico e, udite udite, Fabrizio De Andrè e, udite udite udite, Rosa Balistreri. Non tutte le canzoni sono già “datate”, bensì sono inedite. Come nel caso dei Grinderman (gruppo cui fa capo Nick Cave, ndr), di Irmin Schmidt o di Sibylle Baier. Ma le emozioni più emozionanti me le hanno procurate le canzoni The Rip, dei Portishead (cliccate sul lettore in alto a destra per ascoltarla) e Quannu Moru di Rosa Balistreri. Due perle in un’accozzaglia di canzoni che risulta semplicemente splendida.
Palermo Shooting (OST). Artisti vari. Eccezionale.
L’impegno. Sarò presente come non mai.
La sigaretta è già finita da un paio di minuti. Vado a fare la doccia. Buona domenica.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Riguardati, papuccio. Mi raccomando.

25 marzo, 2009 09:22  
Anonymous Anonimo said...

Non so che ti è successo al fisico, ma quanto ai capi stronzi, qua la mano, amico! Siamo sulla stessa, delicatissima, barca...
E non temere per gli album non recensiti: per fortuna c'è ancora un sacco di gente nel web che non ha addottato il nuovo stile di vita mordi e fuggi. Quindi, un buon cd uscito anche un anno fa, noi lo ascoltiamo ancora, e aspettiamo le tue recensioni :-)
In bocca al lupo!
Artemisia

27 marzo, 2009 20:40  

Posta un commento

<< Home