17 marzo, 2006

3 luglio 1971

Da un po’, non scrivo. Da un po’, non mi sento tanto bene… Ma niente mali dell’animo o dello spirito o della mente. Solo puri e sani malesseri fisici. E quindi da un po’ non scrivo. E nel frattempo sono passati: la festa della donna, Sanremo, il confronto tv Prodi-Berlusconi.

Festa della donna. Chiuderò questo post con 5 canzoni “woman”.

Festival di Sanremo. Mi rifiuto di parlarne. Lascio parlare Loredana Bertè. Copio e incollo delle sue recenti dichiarazioni: Senza peli sulla lingua Loredana Bertè dice la sua sui colleghi che hanno partecipato all'ultima edizione del Festival di Sanremo. A cominciare da Povia ("Ha cantato una canzone da Zecchino d'oro e infatti ha vinto"), Dolcenera ("Sul look non fa testo perché non è classificabile") e Ivana Spagna ("Perchè, c'era?"). Insomma per la cantautrice "a Sanremo c'era solo una categoria: quella della musica brutta e inutile". "Trovo odiosa la divisione in categorie della musica del festival: la musica ha solo tre categorie. Bella, brutta e inutile. E quest'anno non era il Festival della musica perché la musica era solo un contorno". Chiuse virgolette e chiuso il copia e incolla. Esaustivo ed esauriente, no?

Lo scontro Prodi-Berlusconi. Mi ritengo soddisfatto. Il professore ha dimostrato una differenza sostanziale di stile rispetto all’arrogante e presuntuoso cavaliere. Molto meno sorridente e meno abituato alle telecamere, ma più conciso e preciso e signorile. Punto. Altrimenti diventa un post politico e non musicale. Tanto, credo di avere reso l’idea di cosa ne penso. Che poi è quello che tutti dovremmo aver visto e pensato e concluso… Spero.

Ma nel frattempo un’altra cosa è accaduta. Di nuovo. Era già successo nel 2000. Avevano pubblicato Stoned Immacolate – The Music Of The Doors e Riders On The Storm 2000 – The Remixes. Sì, sto parlando dei Doors. I reduci, ovviamente. I sopravvissuti. Coloro che… beh. Dai, non posso dire esplicitamente quello che penso. Purtroppo, non posso proprio scriverlo. Ma credo basti dire che la cara Yoko Ono, in confronto al signor Ray Manzarek, è proprio un angioletto. È uscito in questi giorni Rapture/Riders, di……. BLONDIE vs. THE DOORS !!!! Persa definitivamente la dignità. Rivoltato per benino il povero (GRANDE) Jim Morrison nella sua tomba parigina. Ma… forse devo qualche spiegazione, per questa mia rabbia. Qualche spiegazione del “dopo Jim Morrison”.

Ci hanno provato. I reduci. Morto il Re Lucertola, capitanati dal tastierista-bassista Ray Manzareck, i burattini John Densmore e Robby Krieger hanno inciso e pubblicato due album: Other Voices, solo 6 mesi dopo l’uscita di L.A. Woman e solo 3 mesi dopo la morte di Jim. Nonostante le critiche della stampa, il disco ha avuto un discreto successo di vendite, testimoniando così l’affetto del pubblico verso il gruppo, anche senza Jim Morrison. Non ho mai messo in dubbio le capacità artistiche e musicali dei Doors. Senza la loro bravura, vane sarebbero state le parole di Jim e forse mai ascoltate come invece furono. E come sono. Nel luglio del 1972 esce invece Full Circe. Ma questa volta il risultato commerciale sarà deludente, spingendo i tre membri superstiti verso lo scioglimento, che avverrà a gennaio del 1973. E qui avrebbe dovuto terminare la storia dei Doors. Accettare che il cuore, i polmoni e tutto ciò di vitale può esistere, era solo e solamente Jim Morrison. Okay, è stato bello. Abbiamo avuto l’onore di suonare e divertirci con uno dei più grandi poeti e predicatori e casinaro e incasinato essere umano che abbia mai calcato e calpestato il mondo dello spettacolo e dell’arte. Così, avrebbero dovuto dire e pensare. Invece… invece. Nel 1977 si ritrovano in studio per incidere le musiche da accompagnare alle poesie registrate da Jim l’8 dicembre 1970. E a novembre del 1978 esce An American Prayer. E poi… una caterva di raccolte, antologie, dischi dal vivo, rimasterizzazioni, video, videocassette, dvd, libri… e tutto quanto hanno potuto raccogliere e riciclare. Che ben vengano gli album dal vivo. Che NON ben venga invece il modo che hanno escogitato per venderli. I Doors creano un’etichetta indipendente, la “Bright Midnight Archives”, che pubblica e vende materiale inedito e live dei Doors, acquistabile solo su internet. Mediamente a 30 dollari a cd. Complimenti. Non riuscendo a vendere la loro musica… ecco trovato un buon rimedio per fare soldi. Un po’ come quando vendettero i diritti di Light My Fire per fare da canzoncina (storpiata) d’accompagnamento ad una pubblicità. Per la felicità di Jim. Se Yoko Ono è arrivata a vendere gli occhiali di John Lennon, loro sono stati capaci di vendere anche l’anima e le idee di Jim Morrison. L’apice del loro fare è stata, secondo me, per l’appunto la pubblicazione di quanto scritto all’inizio del post. Stoned Immacolate, del 2000, contiene addirittura una Roadhouse Rap. La voce di Jim recuperata, alterata, montata, per creare “nuove canzoni”. Intervallate da cover degli Stone Temple Pilots, The Cult, gli Aerosmith, Bo Diddley e qualcun altro ancora. Niente di noto. Perché niente di indimenticabile. E poi… quelle tre incredibili versioni remixate di Riders On The Storm. Incredibili perché incredibilmente orrende. Ma non troppo, per i Doors. No. Ecco che ora esce anche la versione Rapture/Riders, di BLONDIE vs. THE DOORS. Ovviamente, non manca la faccia di Jim in copertina. Ovviamente, per il video (esiste già anche quello!!) sono alternate immagini di Blondie e il suo gruppo e immagini di Jim nel solito concerto all’ Hollywood Bowl. Quello coi pantaloni di pelle marrone.

Senza pudore. E senza dignità. Da 20 anni ormai ascolto la musica dei Doors. Non li ho mai abbandonati. Non sono stati la mia colonna sonora di qualche canna o qualche scopata o qualche sbronza. Sono stati la mia colonna sonora di TANTE scopate e di TANTISSIME sbronze. Tante quante sono riuscito a farne in 20 anni. E ancora ora li ascolto. In macchina, a casa, a casa di altri/e, al lavoro, prima di dormire, col mal di testa, quando sono depresso, quando sono incazzato, quando sono normale, quando scrivo, quando guardo la tv, quando mi voglio rilassare, quando mi voglio sfogare, mentre scrivo al computer, mentre sono in bagno, mentre faccio una doccia, quando scopo, quando mi ubriaco… e, soprattutto, quando non ascolto musica. Li ho sempre con me. Nella mia mente. Nel mio cuore. Nelle mie ossa. Sarà per questo, che per ora sto poco bene? Che il mio fisico risenta di questo ennesimo stupro perpetrato alla memoria di Jim Morrison? Esagerato. Già. Però per me i Doors sono i Doors (musicalmente) SOLO fino alla pubblicazione di L.A. Woman. Il 3 luglio del 1971, in un’appartamento di Parigi, moriva Jim Morrison. E si scioglievano i Doors. Così, avrebbe dovuto essere. Se i reduci avessero avuto un po’ di dignità. Che ben vengano i dischi live. Che vengano bruciati i vari remix. Lo farò, idealmente. Stasera. Aspetto un amico. E, anche se non sto bene, so già che sarà una lunga serata. Come al solito, il mio amico verrà con qualche donna e berremo fino alla nausea e scoperemo tutta la notte. Aspetto un amico, già. Aspetto Jim. Perché Jim Morrison è ancora vivo. Ho dormito con lui, la notte scorsa……..


5 canzoni “woman”:


1. Percy Sledge – When A Man Loves A Woman
2. John Lennon – Woman Is The Nigger Of The World
3. Lenny Kravitz – Stand By My Woman
4. Neneh Cherry – Woman
5. Roy Orbison – Oh, Pretty Woman


Lo so, non ho scritto di 5 album o di 5 canzoni o di 5 di qualcosa, ma… la rabbia è troppa. Capita. (Tranne a chi ama i Queen, o i Nirvana…….. ma capita.)

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Semplicemente stupendo quello che hai scritto,i miei complimenti!!

09 luglio, 2008 22:14  

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