05 ottobre, 2006

3 pensieri. 3 cazzate. (Dipende).

  1. Mio fratello Foolys continua ad illustrare sul suo blog le differenze tra Italia e Francia, da un punto di vista professionale per quanto riguarda i fumettisti, i disegnatori, gli artisti della china. Con la bilancia che pende nettamente verso la sponda francese. Professionalmente ed economicamente. Non ha certo bisogno del mio sostegno, né quantomeno che io gli dia manforte. Ma io aggiungo comunque che un autista guadagna in Francia 1420 euro al mese per 33 ore settimanali di lavoro, e 1640 euro per 34 ore di lavoro alla settimana. Non so se sia lordo o netto. Ma il mio lordo, per 39 ore settimanali di lavoro, ammonta a 1278,33 euro al mese. Lordi. Chi vuole può farmi i conti in tasca. Chi vuole può schifarsi senza bisogno dell’ausilio di una calcolatrice.
  2. Non sopporto lavare i piatti (e le pentole). Pulisco, spolvero, cucino, cucio, stiro, lavo le tende, cambio le lenzuola, pulisco i balconi, il bagno, la cucina… Ma non sopporto fare i piatti. E odio mangiare nei piatti di plastica. E al momento non posso permettermi una lavastoviglie. E allora continuo a lamentarmi. E a odiare l’atto del lavare i piatti (e le pentole). (Mentre magari penso anche al mio stipendio e a quello di un mio collega francese…)
  3. Sono sempre più convinto che la Morte, nella sua crudeltà, sia molto più corretta della Vita. La Morte mette un punto (più o meno definitivo, dipende da ciò in cui si crede o si spera riguardo il “dopo”). La Vita dà la nuova e continua speranza che a una disavventura o ad una disgrazia possa succedere o seguire una gioia o una soddisfazione. La Vita alimenta speranze che invece non si verificano. La Vita non è corretta. La Morte invece lo è. La Vita è illusoria. La Morte è realistica. La Vita si finge buona. La Morte non mente: è crudele. La Vita è bastarda e scorretta e senza alcun codice d’onore. La Morte è una Signora.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...ma nonostante questo continuiamo a preferire la Vita alla Morte! Lo stai facendo anche tu. La cambi, la stravolgi, le dài un nuovo assetto, la coccoli, ma te la tieni cara, la difendi. Non maltrattarla!

11 ottobre, 2006 12:28  
Blogger Millecanali said...

Non sempre si può scegliere. E non sempre si può preferire. Alle nostre voglie si contrappongono le nostre responsabilità. E queste generano delle "scelte obbligate". Vivo, ma non vuol dire che preferisca farlo. La cambio, la stravolgo... ma ancora non cambia e non si stravolge. La Vita. E io non sono eterno...

15 ottobre, 2006 23:37  
Anonymous Anonimo said...

Anche io odio lavare i piatti...fatemi fare tutto ma non lavare i piatti...mi fa totalmente schifo...allo stesso livello di pulire un water sporco...mi fanno ribrezzo i residui di cibo sul piatto, soprattutto se qualcuno ha mangiato carne o salumi...brrrr...W la lavastoviglieeee!

16 ottobre, 2006 13:24  

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