25 marzo, 2007

Musica da Palermo.....

CALLA - Strength in Numbers. È un rock altamente piacevole quello proposto da questa band texana, giunta al suo quinto album. I brani risultano sempre carichi d’energia senza mai trascendere in eccessi d’energia o di vitalità. 13 canzoni elettriche. Di chitarra elettrica. E voce intensa seppur pacata. Niente male davvero.

THE RAKES - Ten New Messages. 10 nuovi messaggi in 10 nuove canzoni. Anche questo è rock molto semplice. Per niente orchestrato. Per niente modificato. Chitarre elettriche poco distorte ma molto presenti. A tratti sembra di ascoltare un primordiale David Bowie. Ma solo a tratti se ne ha l’impressione. Anche questo un disco niente male, migliore di quello di cui sopra scritto.

TIN HAT - Sad Machinery Of Spring. Se vi dicessi che c’è chi ha avuto il coraggio di pubblicare un disco dove in tutti i brani a farla da padrone è addirittura il violino? Musica, musica e musica. Niente parole, tranne che nei titoli. Fino alla quinta traccia (Daisy Bell), in cui fa la sua comparsa una delicata voce femminile che per nulla sfigura, duettando col solito violino. E poi ancora tanta (e bella) musica. Fino alla fine. Che mi lascia però perplesso. Se ho trovato splendida la prima parte del disco, la seconda è invece molto più “sperimentale” e mi ha attratto molto meno. Peccato. Gran bel lavoro… a metà. Ma godo comunque di quanto mi ha affascinato.

JESSE MALIN - Glitter In The Gutter. Ancora rock. Ma molto più commerciale. Non fastidioso, ma… commerciale, per l’appunto. Come la copertina del disco, in cui Jesse Malin appare in perfetto stile Bruce Springsteen. Tutto sembra studiato troppo a tavolino. Non trovo quella spigliatezza e quel tocco di vitale improvvisazione che il rock non deve mai mancare di avere per essere tale. Questo è un disco e basta. Non da buttare, ma neanche da comprare.

NESLI Verità Nascoste. Non è il mio genere. C’è poco da fare. Sono un gruppo rap. Che poi, così si definiscono ma a me sembra molto più hip-hop. Boh. Non sono serrato riguardo questo genere musicale. Ascoltando un po’ qui un po’ lì, saltando da una canzone all’altra, non sembrano “pesanti”, ma stonano comunque con i miei accordi personali. Che, appunto, personali rimangono e vogliono essere.

Ancora foto. Personali anche queste. Odio gli ipermercati. Questi giorni con mia Figlia sono quindi trascorsi all’aria aperta. La mia Sicilia ha da offrire grandi spettacoli naturali. Sarebbe assurdo rinchiudersi in posti iper affollati e iper senza cielo o mare. Nonostante le condizioni atmosferiche siano state un po’ inclementi, gli unici posti chiusi che abbiamo visitato sono la palestra di pallavolo, i negozi in cui ho fatto shopping (all’”antica”: entra ed esci e cammina parecchio tra le strade e stradine del centro della Città), il cinema, la libreria e la cameretta invasa da poster, in cui poter fare giochi e disegni. Nel post di sotto, un “rapido” resoconto. Cliccando sulle foto, queste si “ingrandiscono”. E questo è il mio ultimo post da Palermo. Domani torno a Torino. Sigh. Abbandono ancora una volta tutto. E tutto abbandonerà ancora una volta me. Spero per poco…

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Cosa pensi? Questo tempo tumultuoso sembra uno specchio del tuo cuore in partenza... la tua città e il tuo mare piangono la tua partenza e tu il distacco da loro e dalla tua bambina.
Lotta mio caro, lotta per tornare alla tua terra e da tua figlia. Questa soluzione è possibile, e leggendo queste calde pagine di diario, scritte da lì, capisco sempre di più che non c'è altra luogo che tu possa chiamare Casa.
Un abbraccio.

27 marzo, 2007 14:04  
Anonymous Anonimo said...

Hey quanto tempo! :( come stai? vedo tanti nuovi post nel tuo blog, e tante foto stupende!!
un abbraccio

29 marzo, 2007 14:02  

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