01 luglio, 2007

Make Some Noise

Era il 1969 ed era ancora un componente dei Beatles, quando John Lennon organizzò, insieme a Yoko Ono, il bed-in di protesta all’hotel Hilton di Amsterdam. Una settimana trascorsa a letto, a porte aperte, tra le luci di fotografi e va e vieni di gente più o meno comune. E fu in quei giorni che John Lennon registrò Give Peace a Chance. Poco tempo dopo, i Beatles si separarono ufficialmente. E Give Peace a Chance divenne canzone simbolo della protesta contro la guerra. Ma John Lennon non smise di comporre canzoni di protesta. Che fossero di protesta politica o di protesta contro le guerre, John componeva e cantava e manifestava, divenendo così anche “bersaglio” dell’Fbi. Questa è storia. Storia della musica.

In questi giorni è stato pubblicato un doppio cd: Make Some Noise. 28 artisti di fama mondiale, reinterpretano una ventina di canzoni di John Lennon. Il tutto, organizzato da Amnesty International, con lo scopo di riportare la pace nel paese del Darfur ed evitare che donne, uomini e bambini innocenti continuino a morire a migliaia. Difesa dei diritti umani, si chiama. Difesa dei diritti umani. Operazione ancora una volta lodevole e generosa. E stavolta Yoko Ono ha prestato fede a quanto cantato più volte insieme a suo marito John: Give Peace a Chance. War is Over. Ha donato gratuitamente i diritti delle canzoni ed ha offerto tutte le royalties delle edizioni. Parte dei ricavi della vendita del doppio cd e della versione digitale dei brani sarà destinato alla campagna di Amnesty International per salvare, per l’appunto, il Darfur, e alle iniziative dell’organizzazione in altre zone nel mondo in cui sono in corso violazioni dei diritti umani.

Musicalmente il cd suona bene. Gli arrangiamenti sono pressoché fedeli alle versioni originali. Piccoli stravolgimenti, ma non eccessivi. Gli U2 cantano Istant Karma, Lenny Kravitz canta Cold Turkey, Youssou N Dour canta Jealous Guy, Avril Lavigne si cimenta in Imagine, così come Jack Johnson, i Green Day cantano la splendida Working Class Hero, Jacks Mannequin e Mick Fleetwood cantano God e i R.E.M. interpretano #9 Dream. Che da questo momento diventa sottofondo del mio blog. E poi altre voci ed altre canzoni: Cristina Aguilera (Mother), Jakob Dylan e Dhani Harrison (Gimme some Truth), Ben Harper (Beautiful Boy)… e così via. Via verso la speranza di poter porre fine alle inaudite violazioni dei più elementari diritti umani che ancora oggi purtroppo vengono perpetrati ed imposti verso, sulla e alla gente più debole.

Le foto... esplicative... che ho pubblicato, dirottano ognuna su diversi link riguardanti varie sezioni del sito ufficiale di Amnesty International nei vari Paesi.

Chiudo con le parole di Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International: Sappiamo che la musica ha il potere di unire e ispirare molte persone. Con centinaia di migliaia di morti, milioni di senza-tetto e la violenza sulle donne usata come tattica nel conflitto del Darfur, il mondo ha bisogno di una mobilitazione di massa per chiedere pace e giustizia. La campagna Make Some Noise combina il desiderio di John Lennon di fare del mondo un posto migliore con l’esperienza di Amnesty International nell’ottenere giustizia. Make Some Noise permetterà alla gente comune di dare una mano a salvare molte vite, un’idea di cui John Lennon sarebbe stato orgoglioso.

Questo post è dedicato a tutti quanti abbiano comprato questo doppio cd, uscito anche in allegato con Tv Sorrisi e Canzoni, per la cifra di euro 16,90. E a quanti, almeno una volta nella loro vita, abbiano cantato, magari intorno ad un falò, magari su un marciapiede, magari durante una manifestazione, magari semplicemente in casa... a quanti abbiano cantato: All We are saying is Give Peace a Chance.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao papi..tutto ok? So che ora mi odierai e mi disconoscerai e mi sputerai in faccia, ma..era give peace a chance, con la C! Ti adorooooo!!! Smack smack smack!!

02 luglio, 2007 18:22  
Blogger Millecanali said...

Altro che disconoscerti, Chicca mia! Per ben altri motivi dovrei farlo, tipo... ti sei trovata marito e non mi hai detto niente, l'ho dovuto leggere!!!! grrrrrrrr. Per quanto riguarda l'errore, ormai sai che ogni post contiene un errore nascosto, eheheh. E così tu hai già vinto ben due premi, ed uno invece Lara. Se arrivi a quota 3, vinci un'automobile... della Palymobil! ;o) Sei fantastica. Degna di cotanto padre!, eheheh...

02 luglio, 2007 18:45  
Anonymous Anonimo said...

Mah sai, avevo paura della reazione del padre siculo. Mica cazzi. Il padre siculo è il terrore di ogni donna, è la gelosia per antonomasia. Compare Turiddu, mica no. Ok, smetto di dire questa immane montagna di cazzate. Cmq anch'io l'ho cantata varie volte, Give peace a chance. Ti ci fa credere davvero, non ti pare? Un baciozzo. Ah, dimenticavo. Quand'è che hai un weekend libero e vieni da queste parti a goderti tua figlia che cucina e un paio di giorni in mezzo agli amici? Dico sul serio.

03 luglio, 2007 17:32  
Blogger Millecanali said...

Mi sa che prima o poi dovrò proprio indossare la coppola delle occasioni importanti e venire a farti una visitina... E parlare con il tuo maritino e assicurarmi che ti mantenga casta e illibata... ;o) Ne parleremo, del weekend. Promesso. Tu comincia a fare scorta di... bevande!, eheheh.

04 luglio, 2007 11:04  

Posta un commento

<< Home