01 maggio, 2008

Cambiamenti. Scelte. E foto.

Basta guardare la data di pubblicazione dell’ultimo post prima di questo che mi appresto a scrivere, per rendersi conto, pur non essendo stati assidui e continui frequentatori di questo blog, per rendersi conto, dicevo, che questo blog è entrato in uno stato comatoso da ormai diversi mesi. Comatoso, già. Più volte mi sono chiesto se praticare una indolore eutanasia, per farla finita con l’agonia della sofferenza, ma anche l’eutanasia risulta dolorosa nel momento della sua attuazione. Sì lo so, parlare di eutanasia e di sofferenza riferendosi ad un blog, risulta essere parecchio esagerato. Ma non perdo mai occasione per lanciare messaggi, giudizi e commenti riguardanti temi di costante attualità e discussione politica. Allora mi sono chiesto se cambiare “rotta” al blog. Parlando di altro. O magari creare una costola da riservare ad utenti selezionati e scelti. Tante idee, nessuna attuazione. Già. Perché intanto di attuazioni e di scelte ne sono sopraggiunte e ne stanno accadendo ben altre. Di altro tipo. Di altro genere. Vitali. Scelte di vita. Vitali. Rapido resoconto e spiegazione. A settembre scorso ho iniziato a lavorare presso l’azienda comunale di trasporti torinese (Gtt). Dunque ho smesso si patire e di soffrire presso quelle gran merde di privati dove lavoravo prima. Meno ore di lavoro, stipendio più cospicuo e soprattutto la considerazione e il rispetto dei più basilari diritti dei lavoratori. Differenze che fanno la differenza. E oggi, giorno della festa dei lavoratori, non posso che gioire di essere uno di quei fortunati lavoratori che possono godere di tali diritti. È cambiato anche il mio tipo di contrato, che non è più il solito contratto a tempo determinato, ma bensì un contratto a tempo indeterminato. Coi canonici 12 mesi di prova che continueranno a trascorrere come semplice routine contrattuale, se continuerò a non fare immani cazzate. Contratto indeterminato che consente dunque di poter pianificare progetti a lunga scadenza. E così, ecco la prima mossa. Quella che da anni oramai aspettavo: tornerò a fare il papà a tempo pieno ed in maniera continuativa e fisica. E non più telefonica. A fine estate la mia Piccola Millefate verrà a vivere qui con me. Terminato il primo anno di scuola media e le vacanze estive a Palermo, comincerà qui il secondo anno scolastico. Gioia. Gaudio. Ma come ogni medaglia e come ogni scelta, c’è sempre l’altro verso della medaglia e la tristezza che si contrappone alla gioia. Perché il trasferimento di Millefate qui a Torino creerà uno sconvolgimento emotivo e fisico in chi e a chi in questi anni ha ruotato intorno alle nostre vite. Non siamo soli. Ci sono dei genitori, dei nonni, dei fratelli, degli amici, che dovranno vivere il dolore del distacco dalla Piccola. E ci sarà la Piccola che dovrà vivere il dolore del distacco da essi. Ma… riuscirò a rendere mia Figlia felice. È la mia ragione di vita. E felicità e benessere è tutto quello che voglio darle. A costo della mia stessa vita. Che nulla sarebbe senza di Lei. Ti amo, Cucciola.
Sto cambiando casa. Un nuovo trasloco. In
una casa più piccola. Che dovrà ospitare e accogliere momentaneamente Millecanali e Millefate. Dunque un po’ di “roba” che mi appartiene troverà momentanea allocazione in dei cartoni ed in un garage. Non importa. Momentanea, ripeto. Perché in questi mesi è sopraggiunta un’altra scelta di vita: una Donna. Con la quale abbiamo deciso di intraprendere una via ed un percorso comune. E quindi una vita insieme. E quindi, terminate altre “operazioni”, procederemo all’acquisto di una casa più grande che possa ospitare tutt’e tre. E la mia “roba” che momentaneamente verrà parcheggiata in garage. E la mia “roba” che ancora si trova a Palermo. E la “roba” della Piccola. Tutt’e tre. Vado dunque, intanto, a ricominciare daccapo. In una nuova casa ed in condizioni diverse. Ma questa volta non ricomincerò daccapo da solo. Questa volta non sarò solo. Questa volta siamo in due. Anzi in tre.
Io sto bene. E rispondo così a quanti in questi mesi in qualche modo sono riusciti a mettersi in contatto con me e magari non hanno ricevuto risposta. A distanza di poco più di un anno dal precedente, ho subito un nuovo intervento chirurgico. Di altra natura. Mi ci è voluto quasi un mese e mezzo per rimettermi in sesto, ma ce l’ho fatta. Sono sceso a Palermo con la mia Donna (per la quale al più presto troveun nick con il quale poterla “chiamare” sul blog). Le ho fatto conoscere e vedere la mia Città. Che rimane la MIA Città, anche se la vita mi sta portando a vivere lontano da essa. Ho portato una lunga e incolta barba, che da poco ho tagliato. Ho fatto acquisti “strani”. Ho sofferto d’insonnia.
Ho ascoltato tanta e tanta musica. Bella, b
rutta, indifferente… Tanta musica. Di cui tornerò a scrivere. A giugno, penso. Ho già inviato ad Infostrada la raccomandata con la richiesta del trasloco della liena telefonica. I tempi tecnici di attuazione vanno dai 30 ai 40 giorni. Ragion per cui da un momento all’altro, da un giorno all’altro, potrei aver disattivata la linea qui, in attesa di averla ripristinata lì. Ragion per cui solo non appena avrò terminato il trasloco ed avrò nuovamente attiva la linea adsl, tornerò a scrivere di musica. Tornerò, sì. Perché voglio far uscire questo blog dal suo stato comatoso. Perché sto ricominciando. Con una nuova vita. Che comunque continuerà a trascinare con sé tutto quello che mi è sempre piaciuto.
Intanto… buona vita a chiunque passi da queste parti. Casualmente o volutamente. Buona vita a tutti.

Cambia anche il sottofondo musicale. Sono i My Chemical Romance. La canzone è Disenchanted (Shut Up And Play). Gruppo e canzone attualmente preferiti di Millefate...