29 marzo, 2007

Bum!

Questo mi mancava. E allora, perchè continuare a farselo mancare? Beh, avrei voluto. Continuare a sentirne la mancanza. E invece ieri alle 17.45 una macchina ha deciso di venirmi addosso. Cioè, non addosso a me, ma addosso all'autobus. Ma praticamente sotto la mia "cabina di guida". Che poi, mica ha deciso la macchina di venirmi addosso, cioè di venire sotto all'autobus, ma piuttosto l'ha deciso la signora che guidava. "Che è successo?". "L'incrocio, signora! Avrebbe dovuto fermarsi...". "Quale incrocio?". "Come, quale incrocio????". "Ah... ero distratta. Ero sovrappensiero". "(Minchia)". La macchina che in foto si vede in quella posizione, arrivava originariamente dalla mia sinistra. Quella è la posizione "di rimbalzo" in cui si è fermata. Fermata... Ha strisciato, più che altro, fin lì. Non l'ho nemmeno vista arrivare. Ho guardato l'incrocio, pur avendo precedenza, come sempre, perchè nessuno ti lascia passare se guidi un autobus, manco c'avessi scritto sulla carrozzeria "sono un figlio di puttana", niente, non esiste dare la precedenza ad un autobus... comunque, guardavo come sempre e non c'era nessuno. Tranquillo, lentamente, rilassato, attraverso l'incrocio e... bum! Un botto. Forte. Ero rilassato. E' stato peggio. Non l'ho vista arrivare. E' stato peggio. Non so quindi quanto cazzo veloce andasse. Ma... il mio collo si è... piegato! La curva del collo che si vede in radiografia, dovrebbe normalmente essere "in avanti". Cioè, le ossa del collo dovrebbero curvare esattamente in direzione opposta di come invece adesso curvano le mie. Una brutta distorsione. Mi mancava. Collarino al collo. Mi mancava. Incidente sul lavoro. Mi mancava. Infortunio? Mi mancava. Macchè. Mutua. Imposizione. Niente infortunio. La ditta non vuole. E io... devo lavorare. Infoirtunio e licenziamento, o mutua e continuare a lavorare?.... Mi sento stordito. Per la botta. Per tutte le carte da firmare. Non ho pensato di fare una foto quando la strada era bloccata. Quando c'erano ambulanza, vigili urbani, autobus e macchine che non potevano andare nè avanti nè indietro, radiomobile della Gtt, gente curiosa, tanta gente curiosa..... Ero praticamente davanti la stazione del Lingotto. Un bel via vai di gente, dunque. E poi ha pure cominciato a piovere. Mentre dichiaravo, confermavo, smentivo, cercavo documenti, cercavo di non rispondere al telefono, cercavo di poter "scappare" al bar per poter darmi una lavata alla faccia...Frastornato. Per la botta. Per la paura momentanea e iniziale di aver ammazzato la signora, che non si muoveva e non scendeva dalla macchina e i suoi sportelli manco si riuscivano ad aprire... Frastornato. Pensavo che sopra un autobus non ci si potesse fare male. Pensavo "cazzo, ma perchè passate col rosso, non date la precedenza, tagliate la strada... siete voi a rischiare di farvi male, non io!!". Pensavo. E invece ci si fa male anche guidando un autobus... Frastornato. Per lo schifo. Infortunio? No, malattia. Imposizione? Sì. Della Ditta. Che schifo.

25 marzo, 2007

Musica da Palermo.....

CALLA - Strength in Numbers. È un rock altamente piacevole quello proposto da questa band texana, giunta al suo quinto album. I brani risultano sempre carichi d’energia senza mai trascendere in eccessi d’energia o di vitalità. 13 canzoni elettriche. Di chitarra elettrica. E voce intensa seppur pacata. Niente male davvero.

THE RAKES - Ten New Messages. 10 nuovi messaggi in 10 nuove canzoni. Anche questo è rock molto semplice. Per niente orchestrato. Per niente modificato. Chitarre elettriche poco distorte ma molto presenti. A tratti sembra di ascoltare un primordiale David Bowie. Ma solo a tratti se ne ha l’impressione. Anche questo un disco niente male, migliore di quello di cui sopra scritto.

TIN HAT - Sad Machinery Of Spring. Se vi dicessi che c’è chi ha avuto il coraggio di pubblicare un disco dove in tutti i brani a farla da padrone è addirittura il violino? Musica, musica e musica. Niente parole, tranne che nei titoli. Fino alla quinta traccia (Daisy Bell), in cui fa la sua comparsa una delicata voce femminile che per nulla sfigura, duettando col solito violino. E poi ancora tanta (e bella) musica. Fino alla fine. Che mi lascia però perplesso. Se ho trovato splendida la prima parte del disco, la seconda è invece molto più “sperimentale” e mi ha attratto molto meno. Peccato. Gran bel lavoro… a metà. Ma godo comunque di quanto mi ha affascinato.

JESSE MALIN - Glitter In The Gutter. Ancora rock. Ma molto più commerciale. Non fastidioso, ma… commerciale, per l’appunto. Come la copertina del disco, in cui Jesse Malin appare in perfetto stile Bruce Springsteen. Tutto sembra studiato troppo a tavolino. Non trovo quella spigliatezza e quel tocco di vitale improvvisazione che il rock non deve mai mancare di avere per essere tale. Questo è un disco e basta. Non da buttare, ma neanche da comprare.

NESLI Verità Nascoste. Non è il mio genere. C’è poco da fare. Sono un gruppo rap. Che poi, così si definiscono ma a me sembra molto più hip-hop. Boh. Non sono serrato riguardo questo genere musicale. Ascoltando un po’ qui un po’ lì, saltando da una canzone all’altra, non sembrano “pesanti”, ma stonano comunque con i miei accordi personali. Che, appunto, personali rimangono e vogliono essere.

Ancora foto. Personali anche queste. Odio gli ipermercati. Questi giorni con mia Figlia sono quindi trascorsi all’aria aperta. La mia Sicilia ha da offrire grandi spettacoli naturali. Sarebbe assurdo rinchiudersi in posti iper affollati e iper senza cielo o mare. Nonostante le condizioni atmosferiche siano state un po’ inclementi, gli unici posti chiusi che abbiamo visitato sono la palestra di pallavolo, i negozi in cui ho fatto shopping (all’”antica”: entra ed esci e cammina parecchio tra le strade e stradine del centro della Città), il cinema, la libreria e la cameretta invasa da poster, in cui poter fare giochi e disegni. Nel post di sotto, un “rapido” resoconto. Cliccando sulle foto, queste si “ingrandiscono”. E questo è il mio ultimo post da Palermo. Domani torno a Torino. Sigh. Abbandono ancora una volta tutto. E tutto abbandonerà ancora una volta me. Spero per poco…

..... e Foto da e di Palermo