AUDIOSLAVE - Revelations. Buon rock. Ma non indimenticabile. Nè unico.
AYO - Joyful. Tutti ne parlano bene. Tutti ne scrivono bene. Tutti l'ascoltano. Bene. Mi associo.BLIND GUARDIAN - A Twist In The Myth. Pesantemente piacevoli. Se non si ascoltassero, non si perderebbe comunque niente si speciale.
DIANA KRALL - From This. Buon disco. Solito disco. Di Diana Krall.
INCOGNITO - Bees + Things + Flowers. Già sentito. Sempre da parte degli Incognito. E già sentite anche le cover, tipo "Tin Man" degli America.
JESSE McCARTNEY - Right Where You Want Me. A mia Figlia piace. Anzi, lo adora. Anzi, la sua stanza è piena di suoi poster. E delle sue note e delle sue canzoni. Io mi esimio. Meglio il belloccio, che Gigi D'Alessio. JULIETA VENEGAS - Limon Y Sal. Nata negli Stati Uniti ma cresciuta in Messico. Musica spagnoleggiante che mi sembra uguale a tutta l'altra musica spagnoleggiante.
KT TUNSTALL - Acoustic Extravaganza. Dimenticate "Black Horse & The Cherry Tree". Altro genere. Altri ritmi. Acustici, come dice il titolo dell'album. Piacevolissimo. Acusticissimo e molto country. L'unica cosa di cui si sente l'assenza è un'armonica a bocca. Ma comunque molto molto ben fatto. Anche lei incurante delle vendite, suona per divertimento. Così si fa.
MOLTHENI - Toilette Memoria. Adoro Moltheni e non l'ho mai nascosto. Qualsiasi cosa canti, mi paice. Certo, questo disco ha qualcosina in meno rispetto al precedente, ma Moltheni non incide per vendere molto, ma per vendere a... pochi? Sì, forse pochi amici. Forse pochi fan. Io sono contento di essere tra i pochi. Lo compro, lo ascolto e lo gradisco. Qualsiasi cosa canti. Bravo , bravo e bravo. ROBBIE WILLIAMS - Rudebox. La pubblicità dice qualcosa tipo: "chi ha venduto 6 milioni di dischi nel 2006? chi non smette mai di stupire?..." Vero. Verissimo. Robbie Williams non si ripete mai. E stupisce. Gradevolmente. Anche in cover tipo "King Of The Bongo" di Manu Chao. Ottimo. E incide un disco con 18 tracce. I dischi costano parecchio. Che almeno si riempiano finchè si può, anzichè incidere 6 o 8 canzoni risicate. Applausi. Meritati. Un brivido, poi, nel sentire "We're The Pet Shop Boys". Un grande brivido per un grande disco. SEAN LENNON - Friendly Fire. Il figlio minore di John (e Yoko) di buona musica in casa sua deve averne sentita proprio parecchia, prima che il Padre fosse ammazzato per strada. Sean ha 31 anni, e questo è solamente il suo secondo disco. BELLISSIMO. Incredibile la somiglianza fisica e vocale con John. Incredibile la vicinanza stilistica col Padre. Incredibilmente bello il disco. Canzoni come "Parachute" e "Falling Out Of Love" fanno letteralmente venire la pelle d'oca. Per bellezza e per... sembrare di sentire cantare John. Qualcuno disse che i genitori continuano a vivere nella memoria e nelle gesta dei propri figli... STONE TOUR - Come What(Ever) May. Ancora hard-rock. Ma molto più da college americano. Anche questo perdibile.
THE KILLERS - Sam's Town. Il disco inizia e si ha l'impessione di avere sbagliato a inserire cd. Infatti l'inizio è sputato spiccicato a Innuendo dei Queen. Tributo? Boh. Ma il loro disco d'esordio mi aveva fatto impazzire. Questo no. Buone canzoni, tipo "For Reasons Unknown" e "Bones". Gradisco, ma non impazzisco. THE KOOKS - Inside In, Inside Out. "Seaside" e "Got No Love" sono le canzoni di testa e di coda dell'album. Piacevoli. Meno piacevole tutto quello che ci sta in mezzo, e cioè altre 12 canzoni. 2 su 14, però. Niente male.
ZUCCHERO - Fly. L'ho sentito e risentito. E ancora risentito. E finalmente apprezzato. Negli arrangiamenti, nelle musiche, nei ritmi. Bravo Zucchero. E poi... canta di Lucky Strike (e io le fumo) e di Cuba Libre (e io lo bevo). Ma, a parte questo, mi piace davvero.