Play. And repeat.
Ci sono canzoni che sentiresti all’infinito. Finiscono e ti dici: “però, poteva durare un po’ di più!”. E allora nuovamente play. E ancora play e poi di nuovo play. Finch

Le ferie sono andate. Ferie veloci. Rapide. Otto giorni a luglio. Otto giorni di mare. Il mio mare. Prima di tornare alle piogge torinesi di agosto. Ho guardato le foto che abbiamo scattato. Ho notato con piacere che il mio fisico si è un po’ asciugato, rispetto all’estate scorsa. Non mi guardo mai allo specchio. Cioè, mi guardo, ma non mi guardo. Ecco. E noto quanto allunghino i miei capelli o quanto e come cambi il mio corpo solo attraverso foto e filmati. Forse dovrei guardarmi un po’ di più. Ma preferisco parlarmi, piuttosto che guardarmi. Sono fatto così.




Il trasloco è ultimato e completato. Forse ha contribuito anche questo, ad asciugare e snellire il mio fisico. Jim ha trovato posto anche in questa casa. Mi trovo bene. I vicini sono tranquilli. E si fanno i fatti loro. Non vivono dietro lo spioncino della porta. Non sanno quando esco di casa con la sigaretta in bocca. In casa sto completando gli ultimi dettagli. Particolari. Scusate la pausa. Ho riempito un bicchiere di vino. Cioè, il bicchiere è di quelli che si mettono a tavola per berci l’acqua. Ma io l’ho riempito di vino. Stasera mi sento ispirato. Stasera mi piace scrivere. Scrivo questo post e poi scriverò qualcos’altro. Scrivo con piacere.
Mancano due giorni. Solo due giorni. Che si sommano a tanti altri giorni, certo. Migliaia di giorni. Che quindi fanno anni, come somma. Solo due giorni e la Piccola Millefate tornerà a vivere con me. E io tornerò a fare il papà a tutti gli effetti. A tempo pieno. Due gio

Giusy Ferreri è il fenomeno casereccio musicale di quest’estate. Mai vista una puntata di X-Factor
. Mai visto il presunto video porno-casereccio della nost
ra casereccia. Carina, la canzone. Ma ho capito perché in alcuni passaggi risulta essere incomprensibile. C’è lo zampino di Tiziano Ferro. Come autore e produttore. Ecco perché ogni tanto non si capisce niente. Se devo invece fare dei nomi che davvero hanno attratto i miei gusti e le mie preferenze, allora dico: Duffy, Sam Sparro, Bonnie Prince Billy. Deludenti, oltre il bel singolo, i Cinema Bizarre. Da ascoltare più volte, per gradirli, i Coldplay. Sempre sorprendente è invece Jovanotti: cresce, matura, si evolve. E poi i Sigur Ros. Che meraviglia. Scriverò di loro. Scriverò, già. Molto più frequentemente di quanto non abbia fatto finora. Molto più brevemente. Molto più intensamente. Molto più serenamente. Mancano solo due giorni.

